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il Capannone tassato come un bene di lusso!

 

Capannoni e laboratori nella nostra ITALIA sono tassati come se fossero seconde case, o se vogliamo, per nostra sfortuna come beni di lusso. La somma di Imu e Tasi che è caricata sugli immobili produttivi arriva infatti a sfiorare il 10 per mille, denuncia la Confartigianato. In base alle aliquote fissate per il 2014 il valore medio nazionale dell’Imu, in base alle elaborazioni di ITWorking, è infatti pari al 9,38 per mille, mentre quello della Tasi tocca lo 0,59 che corrisponde ad un prelievo totale del 9,97.
L’analisi delle aliquote per regione – sempre segnalato da questo studio di Confartigianato che evidenzia che la tassazione più alta si registra in tre regioni del Mezzogiorno e due del Centro.

Il record spetta all’Umbria col 10,34 per mille, seguita da Campania (10,19), Sicilia (10,16), Lazio (10,15) e Calabria (10,14). All’opposto una minore pressione si registra in Veneto col 9,64 per mille, preceduto da tre regioni, tutte a statuto speciale: Sardegna (9,05), Friuli (8,97) e Valle d’Aosta che con l’8,16 per mille è la regione con la somma più bassa delle 2 aliquote. Il Piemonte è al nono posto con una aliquota complessiva del 10,02, la Liguria è invece 14esima (9,92). A livello di province il livello più alto di prelievo si tocca a Trieste (10,99 per mille). Milano sta invece al 10,2 e Torino al 10,11. Oltre ad Aosta, in coda alla classifica, troviamo invece Oristano, Udine, Gorizia e Pordenone tutte nettamente sotto il 9 per mille totale.
Le tasse sugli immobili che cittadini e imprenditori vedono lievitare di anno in anno rappresentano una costosa ipoteca sulle prospettive di ripresa economica – denuncia Cesare Fumagalli il segretario di Confartigianato, alle complicazioni derivanti dalla giungla di aliquote diverse si aggiunge il loro costante aumento, che grava in modo assurdo sugli immobili produttivi delle imprese, tassati alla stregua di seconde case. Come se produrre e dare lavoro fosse un lusso. Immobilimpresas.net e tutti i cittadini coscienziosi auspicano che il Governo intervenga prontamente e corregga finalmente queste storture con l’introduzione della nuova Local tax, che dal prossimo anno dovrebbe sostituire Tasi e Imu.

autore: Andrea Fantini

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